Sapevi che esistono diverse strategie per rallentare l’invecchiamento cellulare? Questo processo naturale di progressivo “spegnimento” delle cellule infatti, non è necessariamente un fattore al quale dobbiamo assistere in modo passivo.
Fortunatamente, in un’epoca in cui la ricerca scientifica compie ogni giorno passi da gigante, scoprire i meccanismi sottostanti all'invecchiamento cellulare è diventato un obiettivo primario per molti ricercatori.
Studi recenti hanno dimostrato che l'invecchiamento delle cellule è causato da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali, tutti responsabili di alterazioni a livello cellulare.
Ma quali sono i momenti salienti della vita cellulare? Come fare per limitare le alterazioni del DNA che portano ad un invecchiamento precoce? Esistono alcune tecniche che ci aiutano a vivere più a lungo?
In questo articolo, esploreremo quanto finora scoperto su questo affascinante argomento, descrivendo le cause ed i sintomi dell'invecchiamento cellulare, le patologie da esso derivanti e le possibili soluzioni per rallentarlo.
Cos’è l’invecchiamento cellulare?


L’invecchiamento cellulare, anche noto come senescenza cellulare, è processo naturale che coinvolge tutte le cellule del nostro corpo, il quale sostanzialmente perde la capacità di riparare i danni subiti e di rigenerarsi.
Con il passare degli anni, le cellule subiscono gradualmente alterazioni molecolari e strutturali che portano alla diminuzione delle loro funzioni e alla comparsa di diverse patologie associate all'età avanzata, come ad esempio le malattie neurodegenerative, quelle cardiovascolari e i tumori.
Per quanto ne sappiamo oggi, si tratta di un meccanismo inevitabile dovuto allo scorrere del tempo. Esso però può essere anticipato e accelerato dall’adozione di abitudini errate o dalla compresenza di fattori di diversa natura, come per esempio lo stress ossidativo, l'infiammazione cronica o l'esposizione prolungata a certe sostanze tossiche.
La scoperta di questo meccanismo implicito alla vita ebbe luogo tra gli anni ‘60 e ‘70 del Novecento, quando durante una coltivazione cellulare in vitro, il biologo Leonard Hayflick notò uno strano comportamento da parte delle cellule umane. Esse, anche se fornite di tutto il nutrimento e dello spazio necessario, ad un certo punto smettevano di dividersi, cessando quindi automaticamente anche di replicarsi. Lo studioso denominò pertanto questo comportamento senescenza replicativa, e ipotizzò che il processo avesse un ruolo nei processi di invecchiamento umano.
Perché le cellule invecchiano?
L‘invecchiamento cellulare è un processo complesso che coinvolge molteplici fattori e meccanismi a livello molecolare, cellulare e sistemico. Tra le cause dell'invecchiamento cellulare pertanto ritroviamo quelle di origine genetica, quelle ambientali e quelle derivanti dalla conduzione di uno stile di vita poco salutare.
Più nello specifico tra le cause genetiche rientrano:
- l’accorciamento dei telomeri, ovvero le estremità dei cromosomi che proteggono il DNA durante la replicazione cellulare. Questa modifica è stata associata all'invecchiamento cellulare e alla suscettibilità alle malattie legate all'età;
- le mutazioni genetiche coinvolte nella riparazione del DNA;
- le disfunzioni mitocondriali. I mitocondri contengono infatti il proprio DNA e, se quest'ultimo subisce danni o mutazioni, può portare alla disfunzione mitocondriale, che a sua volta contribuisce all'invecchiamento cellulare.
Tra le cause ambientali, il fattore principale è rappresentato dallo stress ossidativo. Lo stress ossidativo si verifica quando le cellule producono specie reattive dell'ossigeno (ROS) in quantità eccessive rispetto alla capacità del sistema antiossidante del corpo di neutralizzarle. Lo stress ossidativo può causare danni alle cellule e all'organismo nel suo insieme, contribuendo all‘invecchiamento cellulare e all'insorgenza di malattie legate all'età come il cancro, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.


Altre cause che contribuiscono all'invecchiamento cellulare sono:
- una dieta poco bilanciata basata sul consumo di alimenti ricchi di zuccheri e grassi saturi ;
- lo stile di vita sedentario;
- l‘abitudine del fumo;
- l‘esposizione a agenti inquinanti;
- l’esposizione a periodi prolungati di stress psicologico.
Ad esempio, la dieta può influenzare l'invecchiamento cellulare attraverso l'apporto di nutrienti essenziali e antiossidanti. Tra i vari schemi alimentari considerati benefici e anti-age troviamo la dieta chetogenica e quella paleolitica Inoltre, essere spesso stressati e di cattivo umore ha un effetto sulll’invecchiamento cellulare: queste condizioni sfavorevoli per la mente generano infatti un aumento dei livelli di cortisolo e di altre sostanze chimiche che possono danneggiare le cellule.
Riassumendo quindi, l'invecchiamento cellulare è il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali che influenzano i meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nella replicazione, nel mantenimento e nella riparazione delle cellule.
La comprensione di questi meccanismi può aiutare a sviluppare strategie per prevenire o rallentare l'invecchiamento cellulare e le malattie legate all'età.
Risale infine al 23 dicembre 2022 la pubblicazione sulla rivista “Nature Aging” dei risultati ottenuti da un gruppo di ricercatori greci impegnati nella ricerca delle cause dell’invecchiamento cellulare. Lo studio ha evidenziato come il meccanismo regolatore del processo sarebbe fortemente influenzato dal riciclo delle parti di cellula danneggiata presenti all’interno del nucleo. Si tratta di un nuovo fondamentale contributo agli studi in merito, che potrebbe portare ad interessanti miglioramenti anche nella cura dell’infertilità.
Il ruolo dei telomeri nell’invecchiamento cellulare


Nel paragrafo precedente abbiamo fatto un rapido accenno ai telomeri. Queste piccole componenti delle nostre cellule rappresentano una sorta di “cappuccio” che ha il compito di proteggere la parte terminale dei cromosomi.
Dopo numerose replicazioni cellulari, i telomeri si accorciano fino a scomparire e i cromosomi diventano instabili. In questi casi gli esperti parlano anche di “attrito telomerico”, un processo purtroppo in grado di promuovere l’insorgenza di tumori. Per questo motivo, più i telomeri sono corti sono e più vicina è la morte della cellula.
L'accorciamento dei telomeri è stato ritenuto per lungo tempo la principale causa di senescenza cellulare, ma nuove ricerche hanno fatto emergere l’evidenza che vi sia un secondo processo coinvolto nell’invecchiamento delle cellule. Pare infatti che siano piuttosto i danni nei confronti del genoma a causare senescenza. In questo modo, torna in auge una seconda teoria legata al perché le cellule invecchino, ovvero quella dei radicali liberi.
Invecchiamento cellulare: i sintomi
L‘invecchiamento cellulare può manifestarsi con una vasta gamma di sintomi, che possono variare da persona a persona e da organo a organo. Tra quelli più diffusi troviamo:
- ridotta capacità di rigenerazione delle cellule: le cellule del corpo diventano meno efficienti nel rigenerarsi e sostituire le cellule danneggiate o morte. Questo può causare un rallentamento della guarigione delle ferite e della riparazione dei tessuti danneggiati;
- perdita di elasticità e tono della pelle: la pelle diventa meno elastica e meno tonica a causa della riduzione di collagene ed elastina. Ciò può portare a rughe, macchie scure e pelle secca;
- diminuzione della densità ossea: la massa ossea diminuisce con l'età, rendendo le ossa più fragili e suscettibili alle fratture. Questo fenomeno, noto anche come osteoporosi, è particolarmente presente nella popolazione femminile;
- riduzione dell'acuità visiva e dell'udito: la capacità di vedere e sentire può diminuire a causa di cambiamenti nell'occhio e nell'orecchio interno;
- diminuzione delle funzioni cognitive: la memoria, l'attenzione e la capacità di apprendimento possono diminuire con l'età, soprattutto nei casi di patologie neurodegenerative come l'Alzheimer;
- aumento della suscettibilità alle malattie: l'invecchiamento cellulare aumenta il rischio di sviluppare malattie legate all'età come il cancro, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative;
- riduzione della capacità di adattamento al freddo e al caldo: il corpo diventa meno efficiente nel regolare la temperatura corporea, il che può portare a maggiore sensibilità al freddo o al caldo;
- riduzione della funzione respiratoria: i polmoni diventano meno efficienti nell'assorbire l'ossigeno e nell'eliminare il biossido di carbonio, il che può portare a difficoltà respiratorie.
Patologie legate all’invecchiamento cellulare
L'invecchiamento cellulare è un fattore di rischio importante per l'insorgenza di patologie legate all'età, come per esempio:
- infarti;
- ictus;
- malattia di Alzheimer;
- morbo di Parkinson;
- aterosclerosi;
- tumori.
Durante l'invecchiamento, le cellule del corpo subiscono una serie di cambiamenti molecolari e cellulari che aumentano il rischio di sviluppare queste malattie. Quest’ultimo aumenta in modo esponenziale anche in seguito ad anni di esposizione a sostanze tossiche come il fumo e le polveri sottili presenti nell’atmosfera.
Ad esempio, l'accumulo di danni al DNA nel tempo può causare mutazioni che aumentano il rischio di sviluppare il cancro. Inoltre, l'invecchiamento cellulare può causare infiammazione cronica a basso grado nel corpo, che può contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Uno studio del 2013 denominato “The hallmarks of aging” ha dimostrato come l'invecchiamento cellulare sia direttamente correlato alla suscettibilità alle malattie legate all'età.
Vivere bene e più a lungo: alcuni consigli per rallentare l’invecchiamento cellulare


Nonostante l’invecchiamento cellulare sia un fenomeno irreversibile, nulla vieta di agire d’anticipo per eliminare o ridurre alcuni fattori esterni responsabili dei danni alle cellule.
Di seguito ho scelto di riportare alcune delle strategie oggi universalmente ritenute valide dagli esperti per rallentare l’invecchiamento, ciascuna relativa ad una sfera fondamentale della vita quotidiana, ovvero l’alimentazione, l’attività fisica e la gestione dello stress.
Preserva le cellule con una dieta equilibrata e ricca di antiossidanti


La scelta di una dieta sana ed equilibrata è un fattore essenziale per prevenire problemi di salute e patologie di varia natura. Per rallentare il fenomeno dell’invecchiamento cellulare, è essere necessario ridurre il consumo di:
- alimenti ricchi di zuccheri, comprese le bibite zuccherate;
- carboidrati raffinati in tutte le forme, dal pane alla pasta agli impasti lievitati;
- alcolici, i quali causano danni cellulari anche se consumati in quantità ridotte;
- alimenti processati e ricchi di sale.
Al posto di merendine, cibi pronti, cibi surgelati e sottoposti a lunghi processi di lavorazione industriale, è quindi importante consumare ed inserire nella lista della spesa cibi naturali, materie prime non lavorate, alimenti ad elevato valore biologico come per esempio:
- Verdure a foglia verde ed ortaggi, ricchi di vitamine A, C, D ed E ma anche di flavonoidi, essenziali per il rallentamento della senescenza;
- frutti di bosco, ricchi di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi responsabili dei danni cellulari e dell'invecchiamento;
- frutta secca come le noci, le mandorle e i semi di girasole sono anche un'ottima fonte di antiossidanti e di acidi grassi omega-3. Questi nutrienti aiutano a mantenere la salute delle membrane cellulari, proteggendo le cellule dall'infiammazione e dai danni ossidativi.
Inoltre, gli alimenti ricchi di proteine come il pesce, le uova, il pollo e il tofu (tutti alimenti fortemente consigliati in chetogenica) forniscono aminoacidi essenziali che il nostro corpo utilizza per costruire e riparare i tessuti. Le proteine aiutano a mantenere la massa muscolare e a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Infine, è importante includere anche alimenti ricchi di minerali come lo zinco, il selenio e il rame, che svolgono un ruolo importante nella produzione di collagene, una proteina che aiuta a mantenere la pelle elastica e giovane.
Pratica attività fisica regolare


Praticare regolarmente attività fisica può aiutare a rallentare l'invecchiamento cellulare. Gli esperti suggeriscono infatti che compiere almeno due ore di esercizio aerobico a settimana, come camminare, correre, nuotare andare in bicicletta aiuti il corpo a combattere l’insorgenza di infiammazione cronica, evitando così l’avvio di processi di invecchiamento precoce.
Secondo altri è anche importante provare ad affiancare al cardio anche l'esercizio di forza, per esempio praticando il sollevamento pesi almeno due volte alla settimana.
Questi tipi di attività fisica possono aiutare a ridurre l'infiammazione nel corpo, migliorare la funzione cardiovascolare e aumentare la densità ossea e muscolare, tutti fattori importanti per mantenere il corpo giovane e sano. Inoltre, la regolare attività fisica può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la qualità del sonno, entrambi fattori che contribuiscono a un invecchiamento sano.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Aging Cell ha esaminato l'effetto dell'esercizio fisico sull'invecchiamento cellulare nei partecipanti di età compresa tra i 55 e i 79 anni. I risultati hanno dimostrato che l'esercizio fisico regolare può aumentare la lunghezza dei telomeri.
Riduci lo stress quotidiano


Curare il corpo è importante, ma tutelare il più possibile la mente è altrettanto fondamentale per vivere meglio e più a lungo. Sono sempre di più gli studi che dimostrano come lo stress ed una costante presenza di livelli di cortisolo elevati nell’organismo possano generare alcune modifiche cellulari potenzialmente dannose.
Esistono molte tecniche di gestione dello stress che possono essere facilmente integrate nella routine quotidiana per ridurre l'ansia e migliorare il benessere mentale:
- la meditazione, una tecnica popolare che coinvolge la concentrazione dell'attenzione sulla respirazione, un oggetto o una parola per ridurre lo stress e promuovere la calma interiore. Se sei incuriosito dall’argomento può esserti utile sapere che ci sono molte app che guidano attraverso diverse forme di meditazione che è possibile scaricare comodamente sul proprio smartphone;
- la mindfulness, che si concentra sulla consapevolezza del momento presente, può essere praticata ovunque e in qualsiasi momento. Essa consiste nel prestare attenzione ai propri pensieri e alle proprie sensazioni senza giudicarli, ma semplicemente osservarli e accettarli;
- le tecniche di respirazione, come la respirazione diaframmatica, possono aiutare a ridurre l'ansia e promuovere la calma. In questo tipo di respirazione, si inspira profondamente attraverso il naso, facendo espandere il diaframma, e si espira lentamente attraverso la bocca.
Infine, anche la psicoterapia può aiutare a gestire lo stress, mettendo nelle condizioni di esplorare con l’aiuto di un professionista della salute mentale le radici dello stress e di imparare strategie efficaci per gestirlo.
Conclusione


In conclusione, l'invecchiamento cellulare è un processo naturale che coinvolge una serie di cambiamenti fisiologici che si verificano nel tempo. Come abbiamo visto però, non si tratta di un fenomeno da temere, quanto piuttosto di una realtà da accettare ed arginare in modo responsabile.
Fortunatamente, ci sono moltissimi modi per rallentare l’invecchiamento cellulare e mantenere una buona salute, continuando ad apparire belli e giovani più a lungo.
Una dieta equilibrata, uno stile di vita dinamico ed attivo e una gestione efficace dello stress possono aiutare in modo consistente a mantenere il corpo e la mente sani mentre invecchiamo, permettendoci di vivere ogni singolo istante al meglio insieme alle persone che amiamo!
2 risposte
Ciao, argomenti che sono interessati e bene saperli, così si può prendere cura per noi stessi e nostri cari.
Se siamo innamorati della vita dobbiamo fare tutto nel modo più giusto a prolungarla
Auguro buona fortuna a tutti che leggono questo articolo.
Grazie a nome di tutti, Antoaneta! ❤️