La premenopausa è una fase fisiologica che attraversa il corpo femminile prima dell’ingresso vero e proprio in menopausa e che ha dei sintomi suoi.
Ogni donna affronta questo periodo di transizione in modo differente: la sua durata è molto variabile e la sintomatologia può cambiare. Questo anche in maniera considerevole, a seconda della persona, delle sue abitudini e delle sue caratteristiche fisiche specifiche.
Da quali avvisaglie puoi riconoscerla? E come puoi fare per affrontare al meglio i cambiamenti fisici e mentali associati alla premenopausa?
In questo articolo ti parlerò di quali sono i sintomi più comuni della premenopausa e di come puoi fare per prevenirli e per contrastarli con efficacia grazie all’alimentazione e ad uno stile di vita sano.
Cos’è la premenopausa


Il corpo della donna non entra in menopausa improvvisamente, da un giorno all’altro.
Al contrario, l’organismo attraversa una fase di passaggio piuttosto lunga chiamata premenopausa, perimenopausa o climaterio.
Si tratta di un arco temporale dalla durata variabile, di circa 8-10 anni, durante il quale il livello degli ormoni femminili inizia ad essere caratterizzato da delle fluttuazioni importanti.
Sintomi della premenopausa: perché si verificano
Queste irregolarità sono dovute ad una graduale cessazione dell’attività delle ovaie, che determina una progressiva diminuzione nella produzione di ormoni, in particolare del progesterone e degli estrogeni.
Sono le ovaie, infatti, l’organo deputato nella produzione gli ormoni femminili: la loro involuzione, quindi, determina un graduale ma inesorabile abbassamento del loro livello nell’organismo.
Spesso il periodo della premenopausa è associato ad una serie di sintomi, fisici e psicologici del tutto simili a quelli tipici della menopausa, che possono rivelarsi anche piuttosto fastidiosi e invalidanti.
In questo caso si parla di sindrome climaterica.
I primi sintomi della premenopausa si fanno sentire, solitamente, tra i 40 – 45 anni di età; un’indicazione del tutto orientativa, visto che l’ingresso in menopausa dipende tutta una serie di fattori.
Tra questi possiamo annoverare:
- irregolarità del ciclo mestruale;
- stanchezza cronica;
- sbalzi di umore;
- cali nella concentrazione e mal di testa;
- vampate di calore;
- disturbi del sonno;
- rallentamenti nel metabolismo;
- comparsa di rughe;
- calo della libido e secchezza vaginale.
Vivere con positività questo periodo è fondamentale per assicurarsi una menopausa serena e un'ottima qualità della vita anche dopo i 50 anni.
Occorre sottolineare che molte donne non percepiscono affatto l’insorgenza di sintomi significativi oppure notano dei cambiamenti molto blandi e non invasivi.
Ciò è dovuto al fatto che la riduzione degli ormoni femminili può avvenire in modalità molto diverse, in modo più rapido o più graduale a seconda dei casi.
Premenopausa: quali sono i sintomi
La sintomatologia della premenopausa non è sempre la stessa: c’è chi a malapena la percepisce e chi la vive con molto fastidio e disagio.
Imparare a riconoscere i sintomi della premenopausa è importante per gestire nel migliore dei modi questa fase della vita e affrontarla con tranquillità e consapevolezza.
Scopriamo insieme, allora, quali sono i più comuni.
Irregolarità del ciclo mestruale


Com’è noto, l’avvento della menopausa segna il termine dell’età fertile della donna e coincide con la definitiva cessazione del ciclo mestruale.
Le mestruazioni, ad ogni modo, non scompaiono da un momento all’altro.
Gli anni della premenopausa sono caratterizzati da un’alterazione e da un’irregolarità del ciclo dovuta alla progressiva involuzione delle ovaie, che smettono di produrre estrogeni e progesterone con regolarità come hanno durante tutto il periodo fertile.
Questo significa che possono presentarsi dei cicli mestruali molto ravvicinati (anche di soli 20-25 giorni) o molto distanziati tra loro, caratterizzati per di più da un flusso anomalo rispetto alla norma.
È sicuramente un sintomo molto fastidioso, che non permette alla donna di prevedere in anticipo l’arrivo delle mestruazioni.
L’ingresso “ufficiale” in menopausa si determina dopo 12 mesi consecutivi di amenorrea, ovvero un’assenza di ciclo per almeno un anno.
Stanchezza cronica
Uno dei sintomi più comuni che si trovano a vivere le donne che affrontano la premenopausa è la stanchezza cronica.
Parliamo di uno stato di spossatezza e di affaticamento persistente, che a volte può accompagnarsi ad un indolenzimento dei muscoli, delle articolazioni e delle ossa. È una problematica indubbiamente molto fastidiosa, dal momento che può compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane e la qualità della vita.
Sbalzi di umore
Come saprai, l’attività ormonale è strettamente collegata con lo stato psicologico ed emotivo.
Proprio per questo motivo il cambiamento nel livello degli ormoni che si verifica in premenopausa, può causare degli sbalzi repentini di umore, stati di irritabilità e ipersensibilità, stress, agitazione e addirittura depressione.
Queste problematiche sono associate all’abbassamento dei livelli di progesterone, un ormone coinvolto nella produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, l’ossitocina e le endorfine.
Può essere consigliabile, in questa fase molto delicata, cercare un aiuto terapeutico che possa essere d’aiuto per affrontare al meglio nuove sensazioni e nuovi stati emotivi.
Cali nella concentrazione e mal di testa


Lo stato di stanchezza generale non riguarda solo ed esclusivamente la sfera corporea, ma spesso può coinvolgere anche la mente e i processi cognitivi.
Non sono rari, infatti, improvvisi cali dell’attenzione, della memoria oppure stati di leggera confusione mentale.
Negli anni della premenopausa può verificarsi, quindi, un certo calo delle attività cerebrali, accompagnato, a volte, anche da frequenti cefalee persistenti.
Disturbi del sonno
Il ritmo sonno-veglia è può essere compromesso dalle irregolarità ormonali tipiche degli anni che precedono la menopausa.
Molte donne affermano di soffrire di insonnia e di non riuscire a riposare bene, mentre altre accusano una forte sonnolenza anche durante il giorno.
Sono dei sintomi da non sottovalutare: la mancanza di sonno è un nemico della tua salute e del tuo benessere psico-fisico.
Comparsa di rughe
Alla fase della premenopausa sono spesso associati anche dei sintomi che vedono coinvolta la pelle.
Molte donne, infatti, riscontrano un aumento più marcato delle rughe sul viso, una perdita generalizzata di tono e una maggiore rilassatezza della cute, soprattutto sul collo, sul décolleté e sulle braccia.
Anche i capelli possono subire dei cambiamenti, diventando più sottili e fragili o più diradati.
Secchezza nell’area genitale
In premenopausa, l’area uro-genitale è maggiormente soggetta ad una serie di possibili problematiche e fastidi.
Tra i sintomi più diffusi ci sono le cistiti ricorrenti e problemi urinari, come anche la secchezza vaginale.
In alcune donne si verificano anche casi di incontinenza oppure un aumento perdite acquose, sintomo di una modificazione del pH e del microbiota vaginale.
Calo del desiderio sessuale
La sfera sessuale è strettamente collegata all’attività ormonale. La fluttuazione di estrogeni e progesterone può determinare un significativo calo della libido. spesso aggravato considerevolmente dalla secchezza vaginale cronica, causa di fastidi o addirittura di dolore durante i rapporti sessuali.
Vampate di calore
Si tratta sicuramente di uno dei sintomi più diffusi e temuti della menopausa.
Anche durante la premenopausa molte donne sono soggette alle famigerate vampate di calore.
Parliamo di repentini innalzamenti della temperatura corporea che possono verificarsi di giorno che di notte, caratterizzati da un incontrollato aumento della sudorazione e dall’accelerazione dei battiti cardiaci.
Cambiamenti nel metabolismo


Il rallentamento del metabolismo è un fatto assolutamente naturale dopo una certa età.
Con l’avvento della premenopausa, alcune donne sono soggette ad un aumento di peso causato da un maggiore accumulo di grasso corporeo.
Questa condizione, come gli altri sintomi che abbiamo già citato, è associata direttamente al calo degli estrogeni.
In questa fase è importante prevenire un accumulo eccessivo di tessuto adiposo e mantenersi in forma, non sono per un fattore puramente estetico, ma anche per prevenire l’insorgenza di patologie più gravi e per contrastare la sintomatologia associata alla premenopausa che abbiamo già considerato.
Come contrastare i sintomi del climaterio
Come abbiamo già sottolineato, i sintomi della premenopausa e la loro entità possono variare in maniera considerevole da donna a donna.
Nonostante si tratti di una fase assolutamente naturale e fisiologica della vita è opportuno, nel caso di una sintomatologia importante e invalidante, rivolgersi al proprio medico per trovare dei rimedi che possano attenuare i fastidi.
Vediamo quali sono alcune soluzioni che puoi adottare per contrastare i sintomi associati alla premenopausa e per mantenerti in forma e in forze durante questa delicata fase di passaggio della tua vita.
L’importanza della forma fisica


Per prepararsi ai tanti cambiamenti fisici che porta con sé l’avvicinamento alla menopausa, è importante impegnarsi per mantenere uno stile di vita attivo, sano ed equilibrato.
Un’attività fisica regolare e un’alimentazione corretta possono aiutarti a minimizzare i fastidi legati alle premenopausa. Così, potrai affrontare in maniera serena i mutamenti fisici e psicologici a cui potresti andare incontro con gli anni.
Peso sano e premenopausa
Si è ormai concordi nell’affermare che il calo fisiologico di estrogeni e progesterone possa causare una diminuzione della massa muscolare a fronte di un aumento di quella grassa.
Anche una minore attività tiroidea può contribuire ad un accumulo di tessuto adiposo in diverse zone del corpo, in particolare di grasso viscerale.
Proprio per questa ragione, in particolare dopo i 40 anni, è fondamentale monitorare con maggiore attenzione il proprio peso e il proprio indice di massa corporea.
Un’attività fisica moderata ma costante può aiutarti a tenere sotto controllo il tuo peso e il tuo stato di salute psico-fisico generale.
Può essere utile, a questo scopo, avvalersi della consulenza di professionisti del settore che possano aiutarti a capire alcuni aspetti. Tra questi, quale tipologia di attività motoria sia più adatta alle tue esigenze personali, impostando degli obiettivi precisi calibrati sulla tua situazione di partenza.
Un aiuto dall’alimentazione: la dieta chetogenica


Bisogna dire che, in alcuni casi, anche un’attività fisica quotidiana non risulta essere sufficiente per restare in forma e togliere quegli ostinati chili di troppo.
È l’alimentazione, allora, a giocare un ruolo davvero imprescindibile nel controllo del tuo pesoforma.
Secondo alcuni studi, la dieta chetogenica è una delle strategia alimentari più adatte per mantenere la linea e contrastare i sintomi di momenti delicati come la menopausa e la premenopausa.
Ma come funziona questo regime alimentare? Perché adottarlo durante la premenopausa?
La dieta chetogenica si basa su una forte limitazione dei carboidrati, escludendo quasi totalmente i cibi che li contengono (pane, pasta, riso e così via).
In questo modo il tuo corpo, entrando in una particolare condizione fisiologica chiamata chetosi, inizia a bruciare il grasso al posto del glucosio per ottenere tutta l’energia di ha bisogno per svolgere le sue funzioni.
Dieta chetogenica e sintomi della premenopausa
Come abbiamo visto, tra i sintomi della premenopausa c’è il rallentamento del metabolismo, che aumenta significativamente il rischio di perdere la massa magra, quindi i muscoli, in favore di quella grassa.
Questa dieta ti può aiutare a limitare l’accumulo incontrollato dei grassi in eccesso, diminuendo le possibilità che insorgano alcune patologie legate al cambiamento del metabolismo (fisiologico dopo una certa età). Tra queste possiamo includere la sindrome metabolica, l’osteoporosi e il diabete.
Rimanere in forma e in salute è fondamentale per vivere la premenopausa e la menopausa in maniera serena.
La dieta chetogenica ti aiuta scongiurare un eccessivo accumulo di grassi e a prevenire in maniera efficace la comparsa di sintomatologie particolarmente fastidiose o addirittura malattie.
Sintomi della premenopausa e rimedi farmacologici


Quando i sintomi della premenopausa diventano davvero intollerabili, è consigliabile rivolgersi al proprio medico oppure ad uno specialista, che sapranno dare delle indicazioni specifiche a seconda della situazione.
I sintomi della premenopausa sono associati a delle fluttuazioni ormonali. Per questo è facile intuire come uno dei rimedi farmacologici più utilizzati ed efficaci per contrastarli sia proprio una terapia ormonale sostitutiva.
Essa è volta a rendere meno “traumatica” per il corpo l’oscillazione degli ormoni femminili.
Si tratta di una soluzione che viene adottata anche per i sintomi della menopausa, ma che bisogna tenere in considerazione solo in caso di disturbi particolarmente pesanti e che occorre eseguire sotto sorveglianza medica.
In alternativa è possibile optare per alcuni rimedi di origine naturale, come gli integratori e i preparati fitoterapici.
Una delle soluzioni più consigliate è l’integrazione di magnesio, un minerale che ha degli effetti benefici sul sistema nervoso, sull’umore e sul ritmo sonno-veglia. Esso è utile anche per attenuare molti sintomi associati alla premenopausa.
Vi sono, poi, alcuni alimenti ed estratti vegetali che contengono fitoestrogeni, sostanze che possono aiutare a contenere la sintomatologia della premenopausa stabilizzando i livelli ormonali nell’organismo.
Tra i più utilizzati e conosciuti possiamo ricordare il trifoglio rosso, la cimicifuga racemosa, la soia (ricca di isoflavoni), la salvia e i semi di lino.
2 risposte
Articolo convincente e pragmatico
Grazie Piera! 😍