Sintomi dello stress: come riconoscerli e gestirli

Sai riconoscere i sintomi dello stress? In questo articolo vediamo quali sono, cosa li causa e come fronteggiarli!
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Dormi per ore ma ti senti sempre stanco?

Segui una dieta sana ma la digestione non sembra funzionare come dovrebbe?

Se giorno dopo giorno le normali attività quotidiane si rivelano sempre più faticose e il riposo sembra non bastare mai, potrebbe essere colpa dello stress!

Sebbene nel linguaggio comune si tenda a far coincidere lo stress con una generica sensazione di affaticamento o di agitazione, i sintomi ad esso collegati sono in realtà molteplici.

Oltre all’irritabilità e all’emicrania infatti, esistono sintomi dello stress più difficili da riconoscere, i quali possono coinvolgere il funzionamento di organi importantissimi come lo stomaco e l’intestino

Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che i sintomi dello stress possono manifestarsi non solo a livello fisico ed emotivo, ma anche sul piano cognitivo e su quello comportamentale.

Riconoscere per tempo questi segnali è molto importante, in quanto permette di prevenire disturbi che, se non trattati, possono rappresentare una seria minaccia per la salute. 

Fatte queste premesse, è il momento di scoprire quali sono i sintomi dello stress e perché è fondamentale non sottovalutarli. Prima di cominciare inoltre, vediamo cosa si intende per stress e quali sono i meccanismi fisiologici alla base di questa risposta psichica e fisiologica dell’organismo.

Conosciamo meglio lo stress

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Prima di addentrarci nelle sue manifestazioni particolari, possiamo definire lo stress come una reazione fisiologica dell’organismo ad uno o più fattori interni o esterni (stressors) percepiti come negativi. 

Da ciò ne deriva che possiamo sperimentare lo stress in conseguenza di una miriade di eventi o situazioni. Ad esempio, richieste esigenti da parte di un datore di lavoro, paura di fallire un esame universitario, spaesamento di fronte a una disgrazia, problemi economici e molto altro ancora.

Se per affrontare gli eventi esterni o le nostre aspettative interiori abbiamo bisogno di più risorse rispetto a quelle che possediamo, il nostro corpo si attiva per cercare di venirci in aiuto. 

In base alla durata dello stimolo e della relativa attivazione, è possibile distinguere tra stress acuto e stress cronico.

Nel primo caso lo stimolo negativo si verifica una sola volta ed ha una durata limitata, concedendo al nostro corpo di dare il massimo e di tornare ad uno stato di quiete in breve tempo. Nel secondo caso invece, la fonte di stress permane nel tempo e determina una risposta prolungata da parte del corpo, che se non tenuta sotto controllo può portare alla comparsa di disturbi anche gravi. 

Gli organi coinvolti nella gestione dello stress

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Quando ci troviamo di fronte ad una situazione percepita come minacciosa, il nostro organismo entra automaticamente in uno stato di allerta.

Ciò avviene indipendentemente dalla natura della minaccia, sia essa fisicaemotivatossica o microbica. Questo meccanismo fisiologico fondamentale per la nostra sopravvivenza è regolato da un’importante parte del cervello, l’ipotalamo.

È proprio questa struttura cerebrale situata tra i due emisferi a comunicare ai diversi organi le istruzioni necessarie per affrontare un problema. Ecco quindi cosa avviene quando ci troviamo nel bel mezzo di una situazione stressante. 

  1. L’ipotalamo comunica a cervellocuorepolmoni e sistema cardiovascolare di aumentare la propria attività. Ciò consente all’individuo di mantenere uno stato di maggiore vigilanza mentale e una migliore prestanza fisica e muscolare. L’aumento del battito cardiaco consente infatti di accelerare la circolazione e di fornire ai muscoli l’energia di cui hanno bisogno più velocemente.
  2. Allo stesso tempo, l’ipotalamo inibisce l’attività di organi dall’alto dispendio energetico, come stomacovescica e intestino. Ciò determina un risparmio di energie funzionale alla fuga.
  3. Infine, l’ipotalamo stimola le ghiandole surrenali a produrre ormoni dall’effetto eccitante e analgesico, come adrenalinanoradrenalina e cortisolo. Quest’ultimo, anche conosciuto come ormone dello stress, ha la funzione di mettere a disposizione dell’organismo tutte le riserve di glucosio disponibili, incrementandone la sintesi da parte del fegato.

Se i meccanismi appena descritti hanno una durata breve, come nel caso dello stress acuto, il nostro organismo ritrova facilmente il proprio equilibrio senza subire alcun danno.

I problemi sorgono invece quando la minaccia (reale o spesso solamente percepita) è tale da farci rimanere in allerta per un periodo di tempo prolungato: è a questo punto che iniziano a manifestarsi i sintomi dello stress cronico, quelli che dobbiamo imparare a riconoscere per prevenire l'insorgenza di disturbi e patologie.

Quali sono i sintomi dello stress?

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Ciascun individuo percepisce come stressanti situazioni anche molto differenti tra loro, basandosi soprattutto sul proprio vissuto personale e sul tipo di contesto in cui esso si è strutturato.

Così come le cause dello stress possono essere molteplici, anche la risposta individuale ad una determinata situazione può manifestarsi in vari modi.

Esistono per esempio alcune persone più predisposte a sperimentare sintomi dello stress di carattere fisico, come mal di testa e dolori muscolari.

Altre più soggette a sintomi di natura emotiva, come crisi di pianto e scatti d’ira. Altre ancora colpite da disfunzioni cognitive come perdita della memoria o mancanza di creatività. Infine, vi è un'ulteriore tipologia di sintomo dello stress, definito di natura comportamentale: rientrano in questa categoria, ad esempio, la tendenza a evitare o mettere in atto determinati comportamenti. 

Ma vediamo ciascuna di queste categorie più nel dettaglio.

Sintomi fisici dello stress

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sintomi fisici dello stress sono probabilmente i più diffusi e i più semplici da riconoscere. La loro comparsa è spesso legata ad una iperattivazione protratta nel tempo del sistema cardiocircolatorio, la quale comporta uno sforzo da parte di importanti organi come cuore, polmoni stomaco ed intestino.

Lo stress e le emozioni ad esso correlate influiscono inoltre su muscoli importantissimi come il pancreas.

Se una persona sperimenta uno stato di ansia o paura, il numero di impulsi trasmessi dal sistema nervoso centrale aumenta ed i muscoli diventano sempre più tesi, fino al punto di farci percepire dolore. Quando il pancreas viene colpito dall’azione dello stress, il ritmo della respirazione può subire mutamenti tali da compromettere il funzionamento di stomaco e intestino.

Anche la sudorazione è uno degli effetti più immediati di uno stato d’allerta reale o percepito: un corpo agitato è necessariamente sottoposto ad un aumento della temperatura. Ciò richiede un’elevata dispersione termica, che si traduce in un aumento della sudorazione.

Fra i principali sintomi fisici dello stress rientrano quindi:

  • emicrania;
  • tensione muscolare (collo, spalle, schiena);
  • tachicardia e palpitazioni;
  • sudorazione delle mani;
  • acufene e fischi nelle orecchie; 
  • acidità di stomaco e indigestione;
  • stanchezza;
  • respirazione incompleta;
  • dolore toracico durante l’inspirazione;
  • reflusso gastro-esofageo;
  • disturbi del transito intestinale;
  • abbassamento delle difese immunitarie;
  • insonnia.

Se non tenuti sotto controllo, i sintomi fisici dello stress possono dare origine ad una serie di disturbi cronici anche gravi, come ipertensione, formazione di trombi e ulcere gastriche

Ciò è in parte dovuto alla correlazione tra stress e sistema immunitario. Un’esposizione prolungata ad un evento stressante e una relativa attivazione da parte dell’organismo (con conseguente rilascio di cortisolo) possono causare una diminuzione del livello di globuli bianchi nel sangue, oltre che influire negativamente sul mantenimento di un ritmo sonno-veglia regolare.

Stress e sintomi emotivi

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Per via di un massiccio rilascio di ormoni come adrenalina e noradrenalina, la psiche è fortemente influenzata dall’impatto di situazioni percepite come spiacevoli o pericolose. Non è un mistero infatti che di fronte ad eventi traumatici come lutti, disastri naturali o violenze, una delle prime reazioni a comparire in maniera generalizzata sia il pianto.

Oltre ad esso, i principali sintomi emotivi dello stress sono:

  • ansia;
  • paura;
  • nervosismo;
  • irritabilità;
  • rabbia;
  • senso di impotenza;
  • senso di solitudine;
  • tristezza e insoddisfazione costanti.

Se protratte nel tempo, tristezzarabbia e paura possono comportare un ulteriore innalzamento dei livelli di stress.

L’innesco di un circolo vizioso di questo tipo sottolinea come un intervento tempestivo da parte di una persona fidata o di uno specialista risulti fondamentale per spezzare la catena stressogena, aiutando chi ne è colpito a sentirsi meno solo.

Trascurare queste sensazioni può inoltre portare l’individuo a sviluppare disturbi psicologici più gravi come depressionedisturbi d’ansiadisturbo ossessivo compulsivo o dipendenze di varia natura. 

Riconoscere i sintomi comportamentali dello stress

Oltre a determinare alcune modifiche radicali delle più importanti funzioni fisiologiche, lo stress è anche all’origine di numerosi cambiamenti comportamentali.

Forse ti sarà capitato di scoprire che in seguito ad un avvenimento stressante un tuo amico abbia deciso di ricominciare a fumare, o magari hai sperimentato tu stesso un cambiamento delle tue abitudini alimentari in concomitanza di un evento che ti ha procurato agitazione o sofferenza.

In entrambi i casi, potrebbe essere stata colpa di uno stress eccessivo. Trovare rifugio in una sigaretta o nel gusto esplosivo di cibi poco sani è una strategia messa in atto da molte persone, la quale se circoscritta a periodi di tempo limitati può comportare benefici a breve termine fondamentali per riprendere in mano la situazione e sentirsi meglio.

Talvolta però, può capitare che la situazione sfugga di mano. In linea di massima, tra i sintomi comportamentali dello stress rientrano quindi:

  • aumento del consumo di alcolici;
  • fumo;
  • uso di sostanze stupefacenti;
  • frequenti abbuffate incontrollate e fame nervosa;
  • tendenza all’isolamento.

Nascono così le dipendenzefumoalcool e stupefacenti sono percepiti dalle persone affette da stress come un’ancora di salvezza alla quale aggrapparsi per sentirsi più tranquille.

La verità è però un’altra: tali dipendenze, così come la fame nervosa e la dipendenza dal cibo, rappresentano solamente un’ulteriore minaccia per la salute.

I disturbi collegati all’assunzione di tali sostanze o alla fame nervosa sono spesso gravi e difficili da curare, e possono comprendere infarti, tumori, obesità e diabete, ma anche depressione e disturbi d’ansia. Anche in questo caso, riconoscere in tempo i sintomi comportamentali dello stress risulta fondamentale per aiutare chi ne è colpito.

I sintomi cognitivi dello stress

Strettamente legati all’azione del cortisolo sono infine i sintomi cognitivi dello stress.

Questo ormone non deve però essere concepito come un nemico assoluto per l’organismo: un rilascio temporaneo di cortisolo ottimizza infatti la capacità del corpo di affrontare le situazioni pericolose o stressanti.

Tuttavia, negli individui sottoposti a stress prolungato e ad un conseguente rilascio massiccio di cortisolo, sono stati riscontrati forti cambiamenti a livello cerebrale, soprattutto dell’ippocampo. Tale condizione, se non tenuta sotto controllo, comporta la comparsa dei seguenti sintomi:

  • confusione mentale;
  • difficoltà nel prendere decisioni;
  • mancanza di concentrazione;
  • mancanza di creatività;
  • senso di preoccupazione costante;
  • perdita di memoria.

Ne consegue che sperimentare questo tipo di sintomi possa provocare ripercussioni anche gravi sulla vita quotidiana, riducendo per esempio le prestazioni lavorative di chi ne è colpito o la capacità di godere delle relazioni interpersonali in maniera piena ed appagante.

Se trascurati, questi segnali possono portare ad una maggiore tendenza all’isolamento e alla comparsa di emozioni negative, con ulteriori conseguenze dannose per la salute.

Consigli per alleviare lo stress

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Durante il corso della vita è assolutamente normale trovarsi a fronteggiare emozioni come tristezzaansiapaura. Le incertezze sul futuro e le sfide quotidiane possono talvolta mettere a dura prova anche gli animi più audaci.

Ciò non deve però spaventarti.

Se ti sei accorto di sperimentare uno o più sintomi dello stress o se stai vivendo un momento di particolare difficoltà, puoi decidere di affrontare la situazione in diversi modi

Esistono infatti soluzioni adatte a qualsiasi tipo di personalità. C’è chi preferisce tenere per sé le proprie riflessioni e trovare conforto in un buon libro, chi non vede l’ora di parlarne con gli amici e chi invece trova sollievo nel praticare attività fisica o tecniche di rilassamento. Non esiste una ricetta uguale per tutti!

A nostro parere, condividere dubbi ed emozioni con le persone care può essere un buon modo per fare chiarezza nella tua mente, così da individuare con più lucidità le cause del tuo disagio.

Una passeggiata con un amico, l’utilizzo di alcune tecniche rilassanti, una buona cena in compagnia delle persone care o una seduta di psicoterapia sono tutti ottimi modi per aprirti e confrontarti con un’opinione differente dalla tua.

Se inizialmente potrà sembrarti difficile raccontare come ti senti, in poco tempo scoprirai che il calore umano, l’empatia e l’umorismo sono tra i migliori antidoti contro lo stress e i suoi sintomi!

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