Chi mi conosce sa che sono abituata a fare dei digiuni brevi, che variano dalle 24 alle 36 ore, una volta alla settimana. La scorsa settimana una mia cara amica mi ha chiesto se è questo il motivo per il quale sono in forma.
Cosa le ho risposto? Diciamo di …nì! Ma vediamo meglio il perché.
Gli studi nutrizionali – sui quali mi sono documentata per anni – dimostrano che digiunare in maniera ragionata aiuta il corpo a fare un buon uso delle riserve di grasso, inducendolo cioè a trasformarle in energia. Il che significa che si brucia la massa grassa, con un conseguente aumento del metabolismo. Mangiare poco – ma solo ogni tanto – potenzia, inoltre, la capacità delle cellule di liberarsi dalle sostanze di scarto, responsabili non da ultimo di gonfiore e grasso accumulato. L’essenziale è che questa restrizione non sia protratta nel tempo, ma sia limitata solo a un giorno a settimana, altrimenti il rischio contrario è di addormentare il metabolismo.


In questo articolo voglio spiegarti ciò che accade al tuo corpo durante il digiuno breve e cosa devi fare per rendere il digiuno efficace e sicuro. Che tu stia digiunando o meno, il tuo corpo ha sempre bisogno di energia. La sua fonte primaria di energia è il glucosio, uno zucchero che di solito proviene da carboidrati, inclusi cereali, frutta, alcune verdure, fagioli e persino dai dolci. Il fegato ed i muscoli immagazzinano il glucosio e lo rilasciano nel sangue ogni volta che il tuo corpo ne ha bisogno.
Tuttavia, durante il digiuno, questo processo cambia. Dopo circa 8 ore di digiuno, il fegato utilizzerà l'ultima delle sue riserve di glucosio. A questo punto, il corpo entra in uno stato chiamato gluconeogenesi, segnando la transizione del corpo in modalità di digiuno. Numerosi studi hanno dimostrato che la gluconeogenesi aumenta il numero di calorie che il corpo brucia: privato dei carboidrati, il corpo “crea” il proprio glucosio utilizzando principalmente i grassi.
Il digiuno breve fa dimagrire?


Sembra dunque che il digiuno breve possa aiutare a dimagrire. Tuttavia, gli studi chiariscono che non è sempre così. Alcuni recenti programmi dietetici, anche molto popolari, prevedono di sottoporsi a 12, 16 o 24 ore di digiuno. Alcune di queste diete consentono di bere solo acqua durante il digiuno, mentre altre permettono il consumo anche di altre bevande senza calorie. A questo punto, voglio fare una precisazione importante: il digiuno non è necessariamente migliore di altri metodi di perdita di peso. In un recente studio, le persone che hanno digiunato a intermittenza per 12 mesi hanno perso solo leggermente più peso di quelle che sono dimagrite in modo più tradizionale. I limiti del digiuno sembrano avere a che fare con il fatto che sia meno sostenibile di altre diete, a livello psicologico, e dunque più difficile da mantenere nel tempo.
In ogni caso, il digiuno può aiutare l’organismo ad eliminare le scorie accumulate e a disintossicarlo, favorendo conseguentemente la perdita di peso. L’importante, è evitare il fai-da-te, consultare il tuo medico di fiducia ed evitare periodi di digiuno se soffri di patologie particolari.
Cosa devo assumere negli altri giorni della settimana?


Se non hai bisogno di perdere molti chili, ma vuoi solo mantenerti in forma, puoi mangiare di tutto, con una limitazione severa verso i dolci e i superalcolici. La scelta dei cibi giusti fa sempre la differenza. L’alimentazione deve essere bilanciata: non è necessario pesare gli alimenti e contare le calorie, ma occorre assumere il cibo nelle quantità che sei in grado di digerire facilmente. È sempre meglio non mortificarsi, sforzandosi di dimagrire troppo velocemente: è un obiettivo illusorio che nell'immediato porta a restringere le porzioni, e nel lungo periodo si rovescerà nelle abbuffate. Il trucco è assumere all'inizio del pasto un piatto di verdure, perché invia al cervello un senso di sazietà.
Gli altri effetti del digiuno breve


Rinunciare al cibo per un giorno può avere alcuni benefici per la salute. La ricerca suggerisce che il digiuno occasionale di 24 ore può migliorare la salute cardiovascolare e alcuni studi dimostrano che il digiuno può aiutare a combattere alcuni tipi di cancro e addirittura a preservare la memoria.
L’aspettativa di vita si allunga, così come si può riscontrare un ringiovanimento del sistema immunitario, una riduzione delle malattie infiammatorie, un rallentamento della perdita di densità minerale ossea, un aumento del numero di cellule progenitrici e staminali in vari organi, una riduzione dei bio-marcatori di invecchiamento e del diabete.
Anche se è generalmente sicuro, un periodo di digiuno breve può essere rischioso per alcune persone, tra cui i diabetici, persone con storie di disturbi alimentari, persone che usano farmaci, bambini e adolescenti, le donne in gravidanza o in allattamento.
Qual è il modo più sicuro per interrompere un digiuno di breve durata?


Innanzitutto, è importante bere molta acqua durante il digiuno. Per interrompere il digiuno, mangia un piccolo pasto: un pasto abbondante subito dopo un digiuno può affaticare l'apparato digerente. Puoi assaggiare della frutta fresca o delle verdure cotte, avendo l’accortezza di masticarla accuratamente.
Evitare invece di sperimentare: provare nuovi alimenti dopo un digiuno può rendere più difficile la digestione e causare malesseri.
Concludendo, il digiuno di breve durata non è il metodo migliore per perdere peso e non è il segreto della mia forma fisica: per dimagrire occorre sempre prediligere l’adozione di abitudini sostenibili nel lungo periodo. Tuttavia, se svolto sotto la supervisione del tuo medico, l’astensione dal cibo per circa 24 ore, può portare numerosi benefici al tuo organismo.